Descrizione
Macurano fu anche una zona interessata dall'importante insediamento di monaci basiliani che vi si stanziarono per nascondersi e per rifugiarsi, dopo il loro approdo sulla costa salentina distante meno di 4 km. I monaci provenivano dal vicino Oriente da cui scapparono in seguito alla lotta iconoclasta. Trovato rifugio a Macurano, si dedicarono all'agricoltura, attività garantita dalla fertilità della terra ricca di acque di scolo provenienti dalla collina e che venivano raccolte in cisterne tramite un sistema di canalizzazioni, in parte ancora visibile. L'area del villaggio rupestre fu sfruttata successivamente e nel Cinquecento venne edificato il complesso masserizio, denominato Macurano, consistente nella Masseria Santa Lucia e nella cappella di Santo Stefano.
Il complesso masserizio è dominato dal nucleo originario, ovvero dalla torre cinquecentesca coronata da beccatelli a sostegno del parapetto aggettante del terrazzo sommitale e da caditoie in corrispondenza delle finestre e delle porte di accesso. Gli altri ambienti furono aggiunti successivamente e già alla fine del XVII secolo il complesso masserizio consisteva della struttura oggi visibile.